Nelle sue estati da bambina " vacanza" significava semplicemente "niente scuola". Lei non ricordava mai che suo padre e sua madre avessero smesso per un solo giorno di lavorare, poichè avendo un'attività commerciale in un piccolo paese che vive solo d'estate, le ferie erano un lusso. Per fortuna, c'era il mare di fronte casa, quindi era un pò come essere sempre in vacanza. E poi c'era la settimana dalla zia Emma.
La zia Emma era una persona veramente speciale, era più di una semplice zia di sua madre... l'aveva vista nascere e le aveva cambiato per prima il pannolino... la zia Emma che adorava le sue nipoti e le figlie delle sue nipoti, lei, la zia Emma, sempre circondata da maschi-fratelli e da maschi-figli, ogni estate aspettava a casa sua, a Messina, le sue nipotine per viziarle e coccolarle.
Ogni mattina alle 8,00 in punto l'aria si riempiva di melodie napoletane struggenti... e dopo qualche istante un profumo intenso pervadeva ogni cosa... Presto, presto... è arrivato! Andiamo !.... Era Tania, l'amica del cuore delle vacanze messinesi dalla zia...Qualche spicciolo al volo dallo zio Mario pronto per andare in ufficio e via la corsa giù per il labirinto delle scalette, fino alla stradina principale, mentre quel profumo diventava sempre più forte. 'U surdatu nnammuratu era già finita... ora attaccava Core ingrato.... presto!
Eccolo lì... il signore grassoccio con il suo carretto d'argento. Una granita cioccolatto e panna e una fragola e panna e due briosce! Diceva Tania di un fiato, guardando l'amichetta calabrese con un cenno d'intesa. L'uomo prendeva due bicchieri di plastica, apriva un contenitore dal tappo rotondo e con un cucchiaio di legno prendeva un pò di panna e la spalmava sul fondo dei bicchieri, poi apriva il coperchio del primo pozzetto, quello della granita al cioccolato, pescava con un mestolo la granita e riempiva il bicchiere. Lo stesso faceva per quella alla fragola. Poi prendeva ancora un pò di panna, la spalmava sulla granita fino a riempire il bicchiere e ci appiccicava sopra un tovagliolino di carta a mò di coperchio. Quindi apriva un grosso contenitore di vetro trasparente, dal quale si sprigionava un profumo che arrivava fino alle case intorno, insieme agli acuti di Beniamino Gigli, e ne estraeva due brioches, rotonde, lucide, fragranti e le metteva dentro un sacchettino di carta. Il resto era tutta una corsa verso la cucina di casa della zia, per gustare quella colazione speciale prima che si sciogliesse troppo: le ragazze staccavano il tuppo dalle brioches e lo intingevano avidamente nel bicchiere colmo di panna e granita. E così per tutte le mattine di quella settimana, e per tutte le settimane di quelle estati messinesi delle vacanze da bambina, in cui bastava attraversare lo Stretto per essere dall'altra parte del mondo.
BRIOCHES SICILIANE
col "tuppo"
300 gr di farina manitoba
200gr di farina 00
50gr di olio di semi di mais
270ml di acqua
50 gr di zucchero
un pizzico di sale
scorza di arancia
12,5 grammi di lievito di birra
un tuorlo +due cucchiai di latte per spennellare
per 10 brioches
Misceliamo le due farine, il sale e lo zucchero, quindi uniamo l'olio e impastiamo un pò. Appena l'olio sarà assorbito dalla farina, versarvi 150ml di acqua tiepida e continuare a impastare . Sciogliamo il lievito nei restanti 120 ml di acqua e uniamo all'impasto, e per ultima la scorza d'arancia grattugiata. Impastiamo ancora fino a ottenere una palla morbida e un pò appiccicosa. Facciamo riposare l'impasto per 10 minuti, coperto da un canovaccio umido, quindi dividiamolo in pezzature da 80gr circa e formiamo con ognuna una palla da 70gr+una pallina da 10 gr che appiccicheremo sopra con una leggera pressione. Disponiamo le palline su una teglia con carta da forno e spennelliamo con la mistura di tuorlo e latte. facciamo lievitare per 2 ore e mezza e poi inforniamo a 180° per 10 minuti, quindi abbassiamo a 160° per altri 10 minuti, fino a che le brioches non assumeranno un bel colore marrone .
La ricetta è liberamente rielaborata partendo da questa e anche da questa dello Ziopiero.
Per completare la vostra golosa colazione potete preparare una semplice granita al caffè, con pari quantità di caffè e sciroppo, fatto con acqua e zucchero sciolto a caldo, a cui potete unire anche un cucchiaino di glucosio. Mettete in freezer per una notte e poi mantecatela con un minipimer. La panna montata d'accompagnamento è d'obbligo.
Questo è il mio modo per augurare a tutti voi un buon ritorno alla quotidianità e con questa ricetta partecipo al contest della super mamma Alessandra del blog "Mamma Papera's blog".
e al contest di Olio e aceto : Pronti per ricominciare?