Pastetti e confetti sono sempre stati il simbolo delle feste importanti, quelle in cui si celebra un sacramento per intenderci...tipo feste di battesimo, cresime, matrimoni.... Unica occasione non religiosa concessa: la nascita. Pastetti e confetti (...a cui col tempo si è aggiunto anche qualche cioccolatino) nel numero rigorosamente dispari di 5, facevano da accompagnamento alla bomboniera, ben riposti in una scatolina di cartone detta 'a spasetta, che si donava a parenti ed amici al momento del congedo dopo i festeggiamenti. In epoca più antica, quando i matrimoni si celebravano per amore per cui duravano dai 50 ai 60 anni (...solo perchè dopo tale lasso di tempo poteva capitare che uno dei coniugi passasse a miglior vita, della serie "finchè morte non ci separi..."), quando non esistevano abiti da 5-6 mila euro nè wedding planner ma solo il vestito fatto dalla mamma o prestato dalla cugina, quando non c'erano locations prestigiose o pranzi per 500 persone in cui le posate sono più delle portate ma solo casa di mamma o la trattoria del cugino Peppino, ebbene anche a quei tempi dopo la cerimonia si mangiavano i pastetti con i confetti, bagnati rigorosamente da un brindisi in rima con Vermouth bianco e conclusione a ritmo di tarantella.
Quando ero bambina io invece i matrimoni già si festeggiavano nei locali, dove si andava dopo la cerimonia: solitamente c'era un piccolo buffet di dolci costituito da bocconcini ( bignè di pasta choux), cannolicchi ( cannoli siciliani mignon) e la torta nuziale a piani e dopo il taglio della torta e il brindisi con i calici incrociati gli sposi passavano di tavolo in tavolo e insieme alla bomboniera passavano ad ogni invitato un cucchiaio colmo di confetti e pasticcini da portare a casa che ognuno riponeva in un tovagliolo di carta dopo averne fatto una piccola truscia e lo custodiva gelosamente in tasca. Quel piccolo tesoro spesso era destinato a portare un pò di festa anche agli anziani o a qualche ammalato che non aveva potuto essere presente quel giorno. Arrivati a casa ognuno sceglieva il suo pastetto preferito... e siccome a me le ciliegie candite non piacevano cercavo di beccare sempre quello con la mandorla o nei casi estremi, di nascosto da occhi indiscreti (leggasi "mia madre"), toglievo via la ciliegia troppo dolce per i miei gusti e la nascondevo in un lembo di fazzolettino perchè mia madre non se ne accorgesse...giusto il tempo di farle fare una brutta fine. Ehi... non tradirete il mio segreto, vero?
I PASTETTI
(Pasticcini alle mandorle)
150 gr di farina di mandorle
100gr di zucchero
30 gr di farina di nocciole
60gr di albume
10gr di miele
scorza d'arancia grattugiata
ciliegie candite e mandorle (o nocciole)
zucchero a velo
Frulliamo insieme nel mixer le due farine, l'albume e lo zucchero, fino ad ottenere un impasto dalla grana fine ma abbastanza consistente, uniamo la scorza d'arancia e mescoliamo bene. Mettiamo l'impasto in un sac a poche con bocchetta a stella a 7 punte e formiamo delle piccole rose con un movimento circolare su una teglia rivestita con carta da forno. Mettiamo al centro di ogni pasticcino mezza ciliegia candita o una mandorla intera e lasciamo asciugare i pasticcini per almeno un'ora affinchè gli zuccheri presenti nell'impasto vengano in superficie senza smontarne la struttura e possiamo così ottenere la tipica crosticina caramellata di questi pasticcini.
Trascorso il tempo del riposo inforniamo i pasticcini a 200-210 ° per 12 minuti circa, fino a che le punte dell'impasto non diventino di un bel colore marrone. Facciamoli intiepidire per almeno 5 minuti prima di togliere via i pasticcini dalla carta da forno, perchè appena sfornati sono ancora molto morbidi e rischiamo di romperli. Completiamo con una spolverata di zucchero a velo.
Quando ho scattato queste foto e le ho riviste al computer mi sono molto emozionata...e non sono riuscita a scegliere quale foto omettere, perciò mi scuso per la lunghezza del post, nella speranza che quella stessa emozione sia riuscita a trasmetterla anche a voi... voi che non potete immaginare che quella coppia bellissimi di sposi sono i miei nonni, Antonio e Teresa, che oggi non ci sono più.
Con questo post non potevo non partecipare al contest della mia amica Assunta dedicato alla Piccola Pasticceria.
Ma che belli! E che buoni!!!!! Complimenti!
RispondiEliminabellissimi Angela...
RispondiEliminabelli, bello il post le emozioni e le sensazioni che trasmette uguale commozione per me, erano i soli dolcetti di un tempo solo ed esclusivamente nei momenti di grande gioie ed io infatti da piccola che conoscevo solo questi ne apporfittavo.
RispondiEliminaTi abbraccio insieme an una grande commozione
Patrizia
Belli, belli. Li ricordo anche io, da piccola, dati alla fine dei matrimoni... insieme a confetti, infatti. Belle foto: buon viaggio con il tuo 50ino nuovo!!!
RispondiEliminali adoro!! pochi ingredienti ma un gusto unico!
RispondiEliminaChe bello il tuo blog, veramente fatto bene e curato. Le paste di mandorla sono da sempre le mie preferite, semplici e buonissime, complimenti Dana
RispondiEliminaQuanti ricordi!
RispondiEliminaIO sono pure calabrese, e tutto quello che racconti è proprio vero!
Ho nella mente i ricordi di tutte le ricorrenze con le pastette e i cioccolatini...
Hai fatto bene a metterle tutte, le foto.
RispondiEliminauna piu' bella dell'altra.
e mi salvo anche la ricetta!
:-)
Foto MERAVIGLIOSE. Davvero. E le paste di mandorla... cosa non sono?! Goduria ad ogni morso, sapore di sole e di calore.. avvolgenti come un abbraccio! :D Grazie della ricetta cara! :D Un bacione!
RispondiEliminabellissimo post!!!
RispondiEliminagrazie...
un abbraccio
dida
perfetti... da provare.. =)
RispondiEliminaBuuuuuuoni!!!!!
RispondiEliminaBellissimi questi petit fours e foto splendide..piene di poesia!
RispondiEliminaCiao! Roberta
Bellissime le foto e tanto buoni questi pasticcini! Ciao!
RispondiEliminanon sapevo di queste tradizioni, grazie del tuo post e delle tue foto meravigliose!
RispondiEliminaDelle nozze dei miei nonni materni non ho nessun ricordo fotografico (eppure il mio nonno materno era già negli anni Trenta un appassionato di fotografia; è rimasto però il ricordo (e la ricetta!)del dolce che era stato servito durante il piccolo rinfresco, prima che gli sposi partissero in treno per Milano, dove il nonno aveva trovato lavoro: era il "latte di Paradiso" una crema con gli amaretti,imbevuti nel liquore...
RispondiEliminaPer le ciliegie candite concordo!
Claudette
Sei la maga della sac a poche...semplicemente perfetti. Brava!
RispondiEliminammm da anni cercavo la ricetta perfetta e ora mi sa che l'ho trovata..sono calabrese anch'io ma da noi si chiamano pasticcini...ad ogni modo sono favolosi! complimenti!
RispondiEliminaHo un debole per i pasticcini di mandorla! :-)
RispondiEliminaGrazie cara, a presto!
Mio marito farebbe follie per questi pasticcini alle mandorle e tesoro quanta dolcezza in questo post!!! Baci, Imma
RispondiEliminaNon sapevo che ci fosse la tradizione di regalare oltre ai confetti anche i pastetti in occasione delle cerimonie importanti. E' proprio bello leggere di usanze diverse a seconda della regione d'Italia o magari anche a seconda della zona nella stessa regione.
RispondiEliminaBellissimo il tuo racconto, i ricordi dei nonni, genitori e i tuoi ricordi di bambine.
Stupende le foto, hai fatto benissimo a metterle tutte. Anche io mi sono emozionata: gli sposi ritratti mi ricordano molto i miei nonni in una foto scattata il giorno del loro matrimonio.
Per venire ai tuoi dolci li adoro, adoro i pasticcini alle mandorle, ma i tuoi sono davvero speciali con scorza d'arancia, nocciole e miele. Non vedo l'ora di provarli.
Dimenticavo, io ho sempre adorato le ciliege candite e quindi, contrariamente a quello che facevi tu, cercavo di rubarle di nascosto lasciando i pasticcini nel vassoio senza ciliegina! Non c'era bisogno che mia mamma mi vedesse, sapeva che ero stata io e la sgridata era assicurata!:-)
RispondiEliminaLa pasta di mandorle mi ricorda la Sicilia ma quale che sia l'origine sono fantastici, i tuoi sono bellissimi, perfettamente risuciti! mi hai fatto venire voglia di provarli, ho giusto giusto della farina di mandorle che aspetta in credenza!
RispondiEliminabacioni
Francy
Le paste di mandorla della mia Sicilia... beh a due passi dalla Calabria!! sono venute perfette, in bocca al lupo x il contest... mi piace il blog e mi unisco tra i tuoi follower
RispondiEliminachiamali come vuoi... io li adoro...
RispondiEliminaCiao! ho fatto i pastetti sono venuti molto buoni! una domanda: nel post non lo dici ma immagino che il miele vada aggiunto insieme all'albume almeno io ho fatto così.. i pastetti mi sono venuti buonissimi ma forse un pò troppo scuriti forse per il mio forno 13 minuti sono troppi a 200-210 che dici diminuisco i minuti o la temperatura? comunque li ho messi nel fantastico trio dei regali di Natale!
RispondiEliminabacioni!
Ciao Francy! Si il miele va aggiunto insieme a tutti gli ingredienti...brava! Per il forno, io ho usato quello statico con temperatura come ho indicato, però mi rendo conto che non tutti i forni sono uguali e ognuno ha una modalità leggermente diversa, per cui puoi diminuire la cottura a 10-12 minuti o anche abbassarlo a 200...e se è ventilato basteranno 190°.L'importante è che si colorino le punte poichè in realtà questi pasticcini non subiscono una vera e propria cottura ma una caramellizzazione degli zuccheri che salgono in superficie in seguito al riposo (prima di infornarli).Vado a sistemare la svista! E grazie di avere provato la ricetta!
EliminaAssolutamente perfetti! Li proverò di certo!:-) bravissima!:-)
RispondiEliminaSei proprio brava! E' un piacere girare per il tuo blog.
RispondiEliminamolto belli...volevo farli per natale quanto si mantengono? grazie per la risp. <3
RispondiEliminaciao angela, volevo dirti che ho fatto la tua ricetta e l'ho postata oggi con qualche modifica, ti ho citato ovviamente, se vuoi passare a trovarmi, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi!
RispondiEliminahttp://www.dolcementeinventando.com/2013/02/petits-fours-di-mandorle-al-profumo-di.html
Ps. sono venuti buonissimi!!! grazie!
bellissimi, fanno festa non so spiegarti perchè ma anche per me sono un ritorno allìinfanzia.Un bacione , a presto.
RispondiEliminabellissimi, fanno festa non so spiegarti perchè ma anche per me sono un ritorno allìinfanzia.Un bacione , a presto.
RispondiEliminaCiao!Vorrei fare i pastetti, ma prima volevo chiederti: lo zucchero da mettere nell'impasto è a velo o semolato?
RispondiEliminaZucchero semolato :)
EliminaPerfetto grazie!! Corro a farli! :)
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