E’
incredibile ma è proprio così! Spesso il Pan di Spagna incute timore persino
alle più esperte di noi… Forse per la
mancanza di lievito nell’impasto (…e
come gonfierà mai????) o perché non si hanno mai e dosi giuste…. 20,30,40 gr o
forse 50 gr di farina per uovo? …E poi burro si, burro no… Insomma la
confusione non manca!
Le origini del Pan di
Spagna risalgono al 1700 quando il cuoco genovese Giobatta Cabona venne inviato
in Spagna insieme all’ambasciatore genovese il marchese Domenico
Pallavicini. In occasione di un banchetto Cabona presentò una torta
basata su una pasta di incredibile leggerezza, che venne in suo onore definita
Pâte Génoise, pasta genovese. Da questa, derivò una versione leggermente
semplificata che prese il nome di Pan di Spagna per onorare la corte spagnola
che aveva decretato la fortuna della preparazione. In effetti spesso si fa
confusione tra queste due preparazioni che però hanno una differenza
fondamentale : la presenza o meno del burro nell’impasto. Infatti mentre nella
pasta genovese troviamo fra gli ingredienti il soffice burro , nel Pan di
Spagna gli unici ingredienti che troviamo sono uova, farina e zucchero.
Quindi NO al lievito, NO al burro….e la farina? La farina
può essere usata semplicemente o miscelata a una piccola parte di amido. Per la
quantità, essa può variare in base al tipo di massa che vogliamo ottenere e
quindi all’uso che ne vogliamo fare: si va dai 20-25 gr per ogni uovo per una
massa leggera, adatta ad essere mangiata a fette senza farcitura, ai 30-35 gr
per una massa media, adatta a farciture leggere (strato sottile di marmellata,
nutella o panna) ai 50gr della versione pesante usata come base per le torte
farcite e decorate che deve essere necessariamente inumidito con una bagna
alcolica o no, perché ha un’alveolatura abbastanza compatta. Tra le varie
versioni, provate e sperimentate, quella che preferisco come passe par tout è
quella con 40gr di farina per uovo.
E le dosi per teglia? Per una 20-22 va bene la dose da 3
uova, per una 24-26 la dose da 6 uova, per una teglia da 28-30 ho usato 9 uova
e per una 32-34 ben 12!
Per la perfetta
riuscita del pan di spagna dobbiamo seguire pochi ma fondamentali accorgimenti:
·
Gli
ingredienti devono essere tutti a temperatura ambiente.
·
Le
uova intere vanno montate con lo zucchero per almeno 15-20 minuti su un
bagnomaria caldo. Se avete una planetaria basteranno 10-12 minuti.
·
La
farina va setacciata e aggiunta al composto a cucchiate, mescolando con una
spatola dal basso verso l’alto con delicatezza.
·
La
teglia va sempre imburrata e infarinata abbondantemente.
·
La
cottura va verificata con uno stecchino,
almeno dopo 15-20 minuti di forno.
·
Aspettare
che il pan di spagna sia tiepido prima di toglierlo dalla teglia.
PAN DI SPAGNA
3 uova
120gr di
zucchero
120gr di farina 00 o, per la versione gluten free, di farina dietoterapica (io uso la B-aglut) o se preferite le farine naturali usate un mix fatto con 80gr di fecola di patate +40gr di amido di mais
Aroma a piacere
(semi di vaniglia, zeste di limone, semi di anice, rhum…)
Per una teglia
da 20-22
Montiamo le
uova intere con lo zucchero su un bagnomaria tiepido per almeno 15 minuti (
se avete una planetaria basterà montare per 10 minuti).......
.....finchè il composto non diventerà chiarissimo e gonfio e ricadrà a nastro, ovvero se sollevato con un cucchiaio esso dovrà ricadere come un nastro e rimanere sospeso sulla superficie dell’impasto per qualche secondo prima di andare giù.
Uniamo l’aroma prescelto (io anice), quindi versiamo a pioggia la farina ben setacciata sul composto di uova un cucchiaio alla volta, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarlo .
Versiamo il tutto in una teglia imburrata e infarinata e inforniamo a 180° per 30 minuti circa (naturalmente è necessaria la prova stecchino per la cottura perfetta...).
Appena intiepidito sformiamolo con delicatezza su una gratella e decoriamo con zucchero a velo o tagliamolo in due o tre strati e farciamolo come più ci piace.
.....finchè il composto non diventerà chiarissimo e gonfio e ricadrà a nastro, ovvero se sollevato con un cucchiaio esso dovrà ricadere come un nastro e rimanere sospeso sulla superficie dell’impasto per qualche secondo prima di andare giù.
Uniamo l’aroma prescelto (io anice), quindi versiamo a pioggia la farina ben setacciata sul composto di uova un cucchiaio alla volta, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarlo .
Versiamo il tutto in una teglia imburrata e infarinata e inforniamo a 180° per 30 minuti circa (naturalmente è necessaria la prova stecchino per la cottura perfetta...).
Appena intiepidito sformiamolo con delicatezza su una gratella e decoriamo con zucchero a velo o tagliamolo in due o tre strati e farciamolo come più ci piace.
Articolo e ricetta apparsi nell'ultimo numero di About Food.
Ciao Angela;complimenti,aspetto sofficissimoooo!!
RispondiEliminae pensa che quello che vedi in foto è fatto con farina senza glutine!
Eliminabravissima!!!
RispondiEliminameravigliosa e una spiegazione da scuola di cucina!
RispondiEliminafantasticoooo!
RispondiEliminaproverò!
ciao e alla prossima!
tiziana
p.s. se ti va passa a trovarmi nel mio blog ... mi farebbe piacere!
http://laspianatoia12.blogspot.it/
Utilissima questa spiegazione. Grazie della ricetta e mi capiterà senz'altro di proporla, vista la situazione a casa! un abbraccione!
RispondiEliminabellissimo reportage e stupendo il tuo pandispagna, è perfetto!
RispondiEliminamolto bello questo pan di spagna!!! ne rubo una fetta!
RispondiElimina... l'ultimo che ho fatto, praticamente era più basso di uno zerbino, lo ho riciclato con della cremina e ci ho fatto delle merendine tipo "kinderfettallatte"... immaginati! Ruberò il tuo stratagemma: il bagnomaria tiepido. Eh si la classe non è acqua, cara Fujiko!
RispondiEliminaun abbraccio
ma che meraviglia il tuo pan di spagna!!!
RispondiEliminaE' così bello che non serve nemmeno farcirlo, viene voglia di mangiarlo al volo :). Un saluto, Angela
RispondiEliminaMolto interessante questo post, con la relativa introduzione storica che fa da cornice.
RispondiEliminaAggiungerei, se posso contribuire, qualche altro piccolo accorgimento:
Le uova (rigorosamente conservate a temperatura ambiente), prima di essere montate nella planetaria vanno scaldate leggermente con lo zucchero (massimo 30 secondi e comunque non ltre i 40°); dopo si montano meglio ;)
(ovviamente il metodo magnomaria è equivalente, ma un po' più lento)
Il PdS può esser infornato anche a forno tiepido in via di riscaldamento, evitandogli così il cosiddetto shock termico. La resa è migliore.
Cuocere preferibilmente con forno NON ventilato.
Per un perfetto taglio eseguire questa operazione solo quando il PdS è freddo (addiruttura il nostro Luca nazionale consiglia di eseguire l'operazione col PdS congelato)
Bacioni :))
mi casa es tu casa....:)
EliminaGrazie, cara. :)
EliminaDomani "bussa" a casa mia ;)
sicurissimamente!
EliminaGrazie per la ricetta utilissima.
RispondiEliminaCara Cristina, sono onorata delle belle parole che hai voluto dedicarmi e della stima che provi nei miei confronti...spero veramente di meritarla! Ti ringrazio del premio che condivido con te e con tutti gli amici che passeranno di quì. Un abbraccio e grazie di cuore ancora.
RispondiElimina