giovedì 28 marzo 2013

Pastiera di mandorle e buona Pasqua a tutti!

E anche questa Pasqua è arrivata. Mia suocera dice sempre che il tempo passa veloce.... oggi è Natale e domani arriva la Pasqua, poi San Rocco (il nostro patrono...16 agosto) e in men che non si dica siamo di nuovo a Natale! Eh già... il tempo antico era scandito dai ritmi delle stagioni sottolineate dalle feste più importanti... e mi rendo conto che anche per me il tempo ha assunto questo ritmo, perchè solo durante le feste comandate riesco un pò a fermarmi, tirare il freno a mano.
Per augurarvi una serena Pasqua ho pensato di fare una Pastiera rivisitata, che possano mangiare tutti, celiaci e non. In realtà l' impresa di trovare i canditi senza glutine si è dimostrata  più ardua del previsto, così in cerca di un'ispirazione per qualcosa di diversamente buono, mi è capitato di sentire per caso un collega che in sala professori raccontava di avere mangiato una Pastiera particolare....buonissima.... alle mandorle.
Così mi sono detta: questo è quello che cercavo... le mandorle!
In realtà facendo qualche ricerca ho scoperto che la Pastiera di mandorle è un dolce pasquale della zona sorrentino-beneventana (almeno credo...) ma non trovando alcuna ricetta che mi sconfinferasse ho trasformato un paio di basi gluten free e per il ripieno.... sono andata ad istinto...
Il risultato è veramente particolare.... molto mandorloso.... e golosissimo! Se amate le mandorle non potete non farla!
Buona Pasqua a tutti voi e alla prossima!



PASTIERA DI MANDORLE

per la frolla alle mandorle:
 100gr di farina di riso
50gr di farina di mandorle
50gr di amido di mais
40gr di fecola di patate 
100gr di burro
90gr di zucchero 
                                                                          35gr di uova
 sale, scorza di limone

per il ripieno: 
250gr di ricotta
200 gr di zucchero
200gr di farina di mandorle
2 uova e mezzo (quello che rimane dalla frolla....)
un paio di gocce di acqua di fiori d'arancio
30gr di gocce di cioccolato

per 2 pastiere piccole (una da 20 e una da 18) o 1 pastiera da 24

Per la frolla: disponiamo a fontana le farine, dentro ci mettiamo lo zucchero, il burro a pezzetti, la buccia di limone grattugiata, le uova. Impastiamo bene e formiamo un panetto, avvolgiamo in cellophane e mettiamo a riposare in frigorifero per almeno un'ora.
Intanto lavoriamo la ricotta ben sgocciolata con lo zucchero, uniamo il mezzo uovo e i 2 tuorli, una alla volta, mescolando bene, la farina di mandorle, l'acqua di fiori d'arancio e le gocce di cioccolato. Per ultimi uniamo gli albumi montati a neve, un cucchiaio alla volta.
Stendiamo la frolla allo spessore di circa 5 mm circa e foderiamo gli stampi imburrati e infarinati. Bucherelliamo il fondo con una forchetta e versiamoci l'impasto di ricotta. Completiamo con delle strisce di pasta che formeranno la griglia e inforniamo a 180° per 40 minuti circa (io le ho infornate insieme).



 Per la pastiera più piccola la pasta non mi è bastata per fare la griglia.... per cui ecco un coniglietto!




Questa è la fetta...




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martedì 26 marzo 2013

Confetti di Pasqua

Per quanto possa  essere duro e lungo un viaggio, con la giusta compagnia, tutto diventa più sopportabile.
Una risata, una canzone, una lacrima... ira, gioia, delusione, sofferenza, rabbia, preoccupazione, soddisfazione, dubbio, certezza... Tutto si condivide, tutto diventa più leggero.... Persino sbagliare l'uscita del viaggio, persino lo scontro con chi si crede potente, persino la delusione e il rammarico di un comportamento frainteso.
Per quanto possa essere duro e lungo un viaggio, con la giusta compagnia, tutto diventa sopportabile.
Grazie Ema, Ross, Melli, Dani, Filo e Angela.... siete la cosa migliore del mio anno di prova!


Questi confetti li ho creati per le mie compagne di viaggio... un piccolo segno per augurare a loro e a tutti voi una  serena Pasqua.




Ho confezionato i confetti in delle scatoline di acetato trasparente per alimenti che potrete trovare nei negozi di articoli per pasticceria o su internet. Se vi piace l'idea potrete usare i confetti singolarmente anche come segnaposto per il pranzo pasquale e magari divertirvi a farli con i vostri bambini.



Spero che questa piccola idea vi sia piaciuta. Per altre ricette dolci per il giorno di Pasqua vi rimando a questo post riassuntivo.
Alla prossima!

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venerdì 22 marzo 2013

Torta all'arancia siringata e glassata!

Arance, arance, arance! Ancora ce ne sono in circolazione! Qualche giorno fa mio suocero me ne ha portate un bel cestino, BIO al 100%, con quel bel colore arancio vivo e il succo così ricco di vitamine e benefici vari.
Se anche voi avete delle belle arance bio, oltre alla classica spremuta, vi propongo questa torta particolarmente succosa. Si...si...avete capito bene! Succosa! Leggete la ricetta e capirete!
Una delizia da non perdere per gustare le arance in tutta la loro ricchezza!














 

TORTA ALL'ARANCIA 

100 gr di fecola di patate
120gr di zucchero
50gr di amido di mais
3 uova
3 arance bio di medie dimensioni
100gr di olio di semi
100gr di zucchero a velo
mezzo bicchiere di limoncello
un cucchiaino di lievito
Laviamo bene 2 arance e  grattugiamone la scorza, mescoliamola al loro succo e mettiamo da parte. Misceliamo la fecola, l'amido e il lievito. Montiamo le uova con lo zucchero, uniamo l'olio, il succo e la buccia delle arance messe da parte e quindi la miscela di farine. Ne risulterà un composto liquido che verseremo in uno stampo da 22cm  imburrato e infarinato. Inforniamo a 180° per circa 30 minuti.
Per lo sciroppo al limoncello: In un pentolino versiamo il limoncello, il succo di mezza arancia (la terza, dopo averne grattugiato la scorza e messa da parte per la glassa) e un cucchiaino di zucchero a velo. Facciamo sobbollire per qualche minuto e spegniamo.
Prepariamo la glassa, mescolando lo zucchero a velo con alcune gocce di sciroppo di limoncello e la scorza grattugiata della terza arancia, aggiungendo poche gocce per volta, fino ad ottenere una consistenza cremosa. Sforniamo il tortino e quando è ancora caldo con una siringa (quella medica, senza ago) preleviamo lo sciroppo al limoncello e inzuppiamo la torta in più punti. Facciamo raffreddare completamente, sformiamo la torta in un piatto e decoriamola  con la glassa all'arancia e con qualche filetto ancora di scorza .Conserviamo per un'oretta in frigo prima di servirla.













Con questa esplosione di arancione partecipo al contest di Donatella Fiordirosmarino  in occasione dei suoi 2 anni di blog.


Partecipa al mio nuovo contest scade il 14 Aprile 2013











Tra pochi giorni è Pasqua. Se cercate idee nuove o ricette tradizionali le potrete trovare nella colonna in alto a destra.
A presto!
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lunedì 18 marzo 2013

Crostata al cioccolato di Ernst Knam (o quasi....) senza glutine e buon 19 marzo!

1 Papà              +
1 suocero          +
4 Giuseppe        +
1 nonna  91enne =
7 Buoni motivi per festeggiare il 19 marzo preparando questa favolosa crostata al cioccolato che ha cominciato a turbare i miei sogni appena averla vista da Assunta, La Cuoca Dentro (...e fuori aggiungerei io...). La ricetta è del Re del Cioccolato Ernst Knam e fin qui tutto bene. Ma ovviamente io dovevo trovare il modo di farla anche senza glutine.... altrimenti avrebbe continuato a turbare il mio inconscio chissà per quanto tempo...peggio degli amaretti!
Per cui eccola qui, in doppia versione: quella originale tratta dal libro di Knam e quella gluten free (in rosso) così anche chi non ha problemi di intolleranza ha sott'occhio la ricetta. 
Tanti auguri a tutti !

CROSTATA AL CIOCCOLATO

Ricetta di Ernst Knam, tratta dal  libro "L'arte del dolce"
testo tratto dal blog "La Cuoca Dentro"

Per la pasta frolla al cacao
150 g di burro  (100gr )
150 g di zucchero semolato (100gr)
1 uovo (40gr)
vaniglia in polvere (qualche goccia di estratto)
6 g di lievito per dolci (io niente)
280 g di farina 00 (120gr di farina di riso, 40gr di amido di mais, 30 gr di fecola di patate)
25 g di cacao in polvere (16gr)
un pizzico di sale

Per la crema al cioccolato (crema pasticcera+ganache al cioccolato)
250 g di latte intero
1/2 stecca di vaniglia (qualche goccia di estratto)
15 g di farina 00 (15gr di amido di mais)
5 g di fecola di patate (15gr )
2 tuorli (1 uovo)
40 g di zucchero semolato (80gr)
125 g di panna liquida (30gr di burro+60gr di latte)
190 g di cioccolato fondente tritato (100gr di ciocco al 70%)


Preparate la pasta frolla:
Lavorate il burro a pezzetti con lo zucchero, aggiungete l'uovo, la vaniglia e un pizzico di sale, lavorate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite il lievito, la farina e il cacao setacciati insieme, lavorate velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero per almeno 4 ore.

Disponiamo a fontana le farine e il cacao, dentro ci mettiamo lo zucchero, il burro a pezzetti, l'estratto di vaniglia e l' uovo. Impastiamo bene e formiamo un panetto, avvolgiamo in cellophane e mettiamo a riposare in frigorifero per almeno mezz'oretta.


Preparate il ripieno
Crema pasticcera: Versate il latte in un tegame, unite la stecca di vaniglia e ponete sul fuoco a riscaldare. A parte battete i tuorli l'uovo con lo zucchero, appena saranno gonfi e spumosi unite l'estratto di vaniglia  la farina e la fecola mescolando bene. Unite a filo il latte e riportate sul fuoco, fate cuocere mescolando con una frusta fino a far addensare la crema. Versate in una terrina e lasciate raffreddare.
Crema ganache: Versate la panna il latte e il burro in una casseruola e mettetela a scaldare sul fuoco.
Portate a ebollizione, poi aggiungete il cioccolato e mescolate ripetutamente fino a che non risulterà completamente sciolto e ben amalgamato.
Mescolate infine le 2 creme fino ad ottenere un composto omogeneo.

Imburrate ed infarinate uno stampo rotondo di 22 20 cm di diametro.
Mettete da parte una piccola quantità di pasta frolla per la decorazione a strisce, stendete il resto ad uno spessore di 3/4 millimetri e foderate la teglia. Versate il ripieno e livellate bene la superficie con un cucchiaio. Ricavate dalla frolla rimasta alcune strisce di pasta e disponetele a griglia sul ripieno.
Cuocete la crostata in forno preriscaldato a 180° per circa 40 30 minuti. Lasciatela raffreddare completamente prima di sformarla. 

NOTE:
- Ho aumentato la quantità di zucchero nella crema pasticcera  in quanto usando un cioccolato fondente al 70%  la crema sarebbe risultata troppo poco dolce. Se userete un cioccolato al 50% basteranno 40 gr di zucchero.
- Mi raccomando di seguire la raccomandazione di farla raffreddare .... Per esigenze di tempo ho dovuto sformarla ancora tiepida e ho corso il rischio di romperla.L'ideale è lasciarla a riposo in frigo per un paio d'ore prima di tagliarla.









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martedì 12 marzo 2013

Amaretti calabresi classici: finalmente!

Ogni foodblogger ha una ricetta, una fissazione, una mania culinaria.... una sorta di tarlo nel ...forno che ronza, ronza ... Va di qua, va di là e ogni tanto si ripresenta come per dirti: si,  fai questo e fai quello ma io sono sempre qui! Lo so...lo so.... vi sembrerò una pazza squinternata ma è proprio così. E il mio "tarlo nel forno" si chiamano Amaretti! Ho sempre adorato questi pasticcini... i miei preferiti sin da piccola... non troppo dolci con quel loro gusto così particolare! Gli amaretti calabresi poi sono diversi dagli amaretti morbidi piemontesi o da quelli sardio da quelli di Saronno, più asciutti e croccanti. I nostri amaretti sono una sorta di via di mezzo, croccanti fuori e morbidi dentro, con una crosticina caramellata che racchiude un cuore umido e profumato.... per non parlare della forma piatta ma non troppo, con le caratteristiche crepe.
Dirvi che ho provato tante ricette è un eufemismo: ogni ricetta che è capitata a tiro l'ho provata ...dai libri alle riviste, dai siti regionali a quelli famosi.... la delusione è sempre stata la stessa. Troppo piatti... troppo a palla....troppo morbidi... troppo asciutti.... mai che la foto della ricetta corrispondesse alla realtà! Nel periodo natalizio avevo persino tentato di corrompere un pasticcere  per farmi dare la ricetta giusta, ma nulla!
Poi la settimana scorsa per caso Ago, mia conterranea, ha pubblicato la ricetta degli amaretti al bergamotto. Le foto parlavano chiaro: erano loro!!! Mi sono fiondata in cucina perchè dovevo sapere.
 Il risultato? Wonderful!!!!
Come al solito le mie modifiche le trovate in rosso.


AMARETTI CALABRESI
 ricetta tratta dal blog Pane, burro e marmellata


120 gr di mandorle con la buccia
120 gr di zucchero a velo
7 mandorle amare con la buccia (7 gocce di estratto di mandorla amara)
6 gocce di estratto di Bergamotto
20 gr di albume d’uovo (30gr)

"Frullate insieme le mandorle e lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto farinoso, perfettamente liscio.

Unite l’albume, amalgamando bene, e le gocce di estratto di bergamotto  mandorla amara.

Una volta ottenuto un composto omogeneo, inumiditevi le mani e formate tante palline che andrete a disporre sulla teglia rivestita di carta forno.

Spolverizzate i biscotti di zucchero a velo ed infornate  per 10 -12 minuti in forno preriscaldato a 180°"

NOTE:
-Con la dose di Ago ho fatto 14 amaretti circa.
-Il punto cruciale di questi dolcetti è la quantità di albume da utilizzare. Ago ne usa 20gr io invece sono dovuta arrivare a 30gr: in effetti Agostina mi ha spiegato che il composto deve avere una consistenza leggermente appiccicosa per cui ho dovuto aumentare la dose. Consiglio quindi di iniziare con i 20gr e aggiungere 5 gr alla volta fino ad ottenere la giusta consistenza.
-Dopo averli spolverizzati di zucchero a velo li ho lasciati mezz'ora a riposo prima di infornarli.
-La teglia va posizionata a metà forno e gli amaretti vanno cotti 10 minuti...non uno di più. Appena sfornati non muoveteli dalla teglia e aspettate che si intiepidiscano prima di spostarli su una gratella.







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sabato 9 marzo 2013

Pavlova Foresta MOra: spettacolare!

Partire.
Partire è un pò morire. Ma a volte restare è un pò morire.
Partire.
Ma per dove? Qual è la meta del tuo viaggio? Non lo so... Quando ci arriverò saprò che è quella.
Partire.
Avere il coraggio di partire... O forse è più coraggioso restare.
Partire.
Andare alla ricerca di qualcosa che forse non si troverà mai... se non nel momento in cui si tornerà nel punto esatto da cui si è partiti. Forse.
Partire.
Partire per cercare...partire per trovare... se stessi o forse no.
Partire per perdersi e poi ritrovarsi...domani forse o forse mai.
L'importante è avere i soldi per pagarsi il biglietto... partire ha sempre un suo prezzo.


PAVLOVA FORESTA MORA

per la meringa al cacao:

2 albumi
 zucchero pari 2 volte  il peso degli albumi
2 cucchiai di cacao amaro di ottima qualità
due gocce di succo di limone

panna montata
riccioli di cioccolato fondente
2 pugni di more (io le avevo in congelatore)
tre cucchiai di zucchero

Preriscaldiamo il forno a 180°. Pesiamo gli albumi e calcoliamo la grammatura dello zucchero moltiplicando il peso per 2(es. per 60gr di albumi 120gr di zucchero). Montiamo gli albumi con due gocce di limone, unendo man mano lo zucchero a cucchiaiate, fino ad ottenere una meringa lucente e soda. Uniamo il cacao setacciato alla meringa a mano, mescolando bene dall'alto verso il basso con una spatola. Su un disco di carta forno tracciamo la circonferenza della Pavlova (circa 20cm) e giriamo il foglio dall'altro lato, appoggiamolo alla teglia e versiamo il composto di albumi a cucchiaiate cercando di non uscire fuori della circonferenza che abbiamo tracciato e modellando la meringa in modo da avere una sorta di incavo centrale e i bordi più alti, come fosse un nido. Inforniamo e abbassiamo la temperatura a 150° e facciamo cuocere per circa un'ora.
Intanto versiamo in una padella le more  ancora congelate con lo zucchero e facciamo cuocere a fuoco vivace fino a che non creeranno lo sciroppo (io ne ho anche schiacciata qualcuna....) ci vorranno almeno 15-20minuti, quindi uniamo un paio di cucchiai di succo di limone e lasciamo raffreddare. Montiamo la panna e grattugiamo il cioccolato con un pelapatate. 
Montiamo il dolce: adagiamo il guscio della Pavlova sul piatto da portata e al centro dell'incavo mettiamoci la panna montata, quindi versiamoci le moro con il loro sciroppo e completiamo con i riccioli di cioccolato.


Questo dolce è uno dei più buoni che abbia mai mangiato, è gluten free, facile, veloce (la base di meringa si può preparare anche in anticipo il giorno prima ) e molto bello da vedere. L'ideale per concludere una cena chic con amici golosi. non lesinate nella decorazione-farcitura... davanti al godimento delle papille gustative non si fanno i calcoli delle calorie...








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lunedì 4 marzo 2013

Crostata deliziosa mele e prugne con frolla di riso

Come vi ho già raccontato nel post dedicato agli Occhi di Bue, finalmente ho scoperto una ricetta di frolla naturalmente priva di glutine degna di questo nome, croccante e consistente, e dal sapore perfetto. La ricetta che è tratta dal giornale Più Dolci e modificata da me nella grammatura del mix di farine e delle uova, mi è sembrata quindi perfetta per fare da base ad una bella crostata come non ne mangiavo da tanto. Così detto fatto, ho dimezzato la dose e con quello che avevo in casa, ovvero una mela e della confettura di prugne fatta in autunno, ho preparato la mia crostatina, semplice e genuina, arricchita da una decorazione che l'ha resa veramente speciale.
Preparatela per la colazione e vedrete che svegliarsi e andare a lavoro sarà un po' meno duro....Garantito!
Buon inizio di settimana a tutti e tenete duro....la Primavera è ormai alle porte!



 CROSTATA MELE E PRUGNE

150gr di farina di riso
50gr di amido di mais
40gr di fecola di patate 
100gr di burro
90gr di zucchero 
40gr di uova
1 limone
confettura di prugne
1 mela
zucchero di canna

per una teglia da 20cm

Disponiamo a fontana le farine, dentro ci mettiamo lo zucchero, il burro a pezzetti, la buccia di limone grattugiata, le uova. Impastiamo bene e formiamo un panetto, avvolgiamo in cellophane e mettiamo a riposare in frigorifero per almeno mezz'oretta.
Stendiamo la frolla allo spessore di circa 5 mm circa e foderiamo lo stampo imburrato e infarinato o coperto con carta da forno. Bucherelliamo il fondo con una forchetta e ricopriamolo con uno strato di confettura. Tagliamo la mela a fettina spesse un paio di mm e disponiamole a raggiera sulla confettura, sovrapponendole leggermente e cospargiamole con due cucchiai di zucchero di canna. Stendiamo la pasta frolla avanzata e con una formina a cuore ricaviamo tanti cuoricini che disporremo a formare la cornice della crostata, sovrapponendo la sommità di ogni cuore alla punta di quello precedente.
Inforniamo a 200° per circa 25-30 minuti.












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venerdì 1 marzo 2013

Torta Bouquet Vintage al cioccolato e un libro fresco di stampa!

Il mio nuovo libro è su Giunti store"Cucina Italiana 2.0" ( edito da Giunti)  è il titolo di un nuovo libro che da oggi troverete in tutte le librerie delle vostre città o sul sito Giunti store. L'autrice è Roberta D'Ancona, giornalista e foodblogger, che quasi un anno e mezzo fa ha coinvolto me ed altre 20 foodblogger nell'ambizioso progetto di raccontare la cucina italiana 2.0 ovvero l'evoluzione virtuale della cucina di casa nostra . Il solito libro di ricette, penserete in questo momento... E invece no! Infatti nel libro non sono presenti solo le nostre ricette (troverete infatti  un intero menù a tema elaborato da ognuna di noi... ) ma anche  i nostri pensieri e le nostre opinioni sul mondo della blogosfera con annessi e connessi. Il risultato è veramente interessante....da leggere e cucinare d'un fiato! E poi non dimenticate che ci sono anch'IO! Ragione di più per correre in libreria a prenderne una copia!

E dopo questa bellissima notizia, e grande emozione e soddisfazione da parte mia,  vi lascio la ricetta di una torta al cioccolato di ispirazione vintage, fatta in occasione dei 19 anni di una persona a me molto cara che adora il cioccolato.... Per cui per un fiore di ragazza non potevo non cimentarmi in un Bouquet al cioccolato!
Buona visione!


TORTA BOUQUET VINTAGE

per la base al cioccolato:
170gr di farina 00
30gr di amido di mais
200gr di zucchero
4 uova
130ml di latte
65gr di olio di semi
35gr di cacao amaro
mezza bustina di lievito
per la crema di farcitura e decorazione: 
200gr di cioccolato fondente al 50%
200gr di panna
20gr di burro
due cucchiai di Baileys 
tre-quattro torroncini al cioccolato
100gr di panna montata
cioccolato fondente grattugiato grossolanamente o in scaglie

per la bagna:
mezzo bicchiere di Baileys
mezzo bicchiere di latte

per uno stampo da 24

Prepariamo l'impasto montando le uova e lo zucchero per almeno 10 minuti, quindi uniamo l'olio a filo e il latte.
Misceliamo gli ingredienti secchi (farina, amido, cacao e lievito) e li setacciamo, unendoli all'impasto un pò per volta, mescolando con una spatola dal basso verso l'alto.
Quando tutti gli ingredienti saranno bene amalgamati, li versiamo nello stampo inburrato e infarinto e inforniamo a 170° per 30-35 minuti.
 Per la crema: mettiamo a bollire la panna quindi spegniamo il fuoco e versiamola dentro una ciotola in cui avremo già preparato il ciocco grattugiato grossolanamente, mescoliamo vigorosamente per fare sciogliere il cioccolato, uniamo il burro e il liquore e facciamo raffreddare completamente.Una volta fredda, montiamo la crema con le fruste elettriche fino a che non diventerà più chiara e spumosa. Tritiamo i torroncini  a mano con un coltello e mettiamoli da parte.
Tagliamo la torta a metà e bagniamo le due metà con la miscela di latte e Baileys, aiutandoci con un pennello, quindi spalmiamo il primo strato (base) un terzo della crema, cospargiamola con la granella di torrone e copriamo con il secondo strato. Spalmiamo i lati della torta con un sottile strato di crema e facciamo adere le scaglie di cioccolato aiutandoci con le mani. Mettiamo la rimanente crema in un sac à poche con bocchetta spizzata e decoriamo la torta con le rose, fatte partendo dal centro e ruotando la bocchetta fino a descrivere un cerchio. Completiamo la torta riempiendo gli spazi vuoti con la panna montata, formando dei piccoli fiorellini con una bocchetta a stella piccola.





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