In un 'epoca in cui correggendo i temi d'italiano capita di leggere parole del tipo "perkè" o "anke", l'annosa questione delle "ciliegie" sembrerà un'inezia, di poca importanza. Ma del resto, essendo io nata e cresciuta in una Scuola in cui dovevi conoscere i monosillabi accentati come l'Ave Maria, ed essendomi spesso capitato di dovere spiegare la regoletta del plurale dei nomi in cia e gia a maturandi in odore di "magna cum laude", sostengo l'idea che la nostra bella lingua vada difesa e protetta, non tanto dai francesismi o anglicismi vari, quanto dagli italiani stessi che ormai la torturano quotidianamente dall'alto delle loro bacheche facebookiane, dei loro twitt, sms e qualunque altro tipo di comunicazione (formale e informale non fa differenza), persino sui cartelli del fruttivendolo. E qui nasce appunto l'annosa questione delle ciliegie: si scrive ciliegie o ciliege???? Insomma, questa i, c'è o no???
La regola, di cui prima, impone a tutti i nomi che finiscono in -cia e -gia di formare il loro plurale mantenendo la i se prima di c o g c'è una vocale (valigia- valigie) e di ometterla nel caso ci fosse una consonante (goccia- gocce). E fin qui tutto bene.
Il problema sorge proprio con le ciliegie! E già!
Secondo la regoletta quindi le ciliegie vogliono la i.... ma udite udite.... l'auterovolissima Accademia della Crusca ( che non è un accademia per gente con problemi...ehm... di "puntualità intestinale") sostiene quanto segue :"..accanto ai plurali considerati corretti, anche forme come ciliege, valige, e provincie sono ormai usate e largamente accettate"; la ragione dell'esistenza di "deroghe" alla norma generale, si trova nella evoluzione della lingua e nel conseguente adeguamento della formulazione delle regole che ne descrivono la morfologia".
E quindi? Questa i c'è o non c'è? Da prof ho consigliato ai miei alunni di attenersi comunque alla regola, per non sbagliare. Di certo dopo questa scoperta se dovessi leggere su uno dei 75 temi di italiano, che attendono bramosi di essere corretti, di qualcuno che "... adora le ciliege", non inorridirò cerchiando di rosso la sillaba incriminata. I miei anatemi li riserverò solo per gli anke e i perkè.... quelli di sicuro non saranno redenti nemmeno dall'Accademia della Crusca... almeno spero!
E dopo esservi beccati una lezione di grammatica italiana aggratis, eccovi la mia ricettina di oggi: dei piccoli plumcake allo yogurt in cui ho tuffato una bella ciliegia, tanto per renderli più golosi. Nell'impasto, che potrete realizzare con o senza glutine, non c'è burro... solo due cucchiai di olio di semi ( ma anche EVO se volete). Il risultato è sofficissimo. Unico neo per la versione gluten free: il giorno dopo non sono più tanto soffici. Come ovviare? Se siete in tanti ve li papparete tutti subito, per cui non ci sono problemi, oppure dimezzare la dose, oppure sostituire (se non avete problemi con i grassi) metà dello yogurt con altri 40 gr di olio.
Ingredienti:
- 2 uova
- 120gr di farina (senza glutine o farina 00 la grammatura è identica)
- 40gr di fecola di patate*
- mezzo cucchiaino di lievito chimicoo bicarbonato di sodio
- 100gr di zucchero
- 125gr di yogurt alla vaniglia o al limone
- 2 cucchiai di olio di semi di mais
- zucchero a velo*
- 12 ciliegie
per 12 mini plumcake
*prodotti a rischio contaminazione per i celiaci
In una ciotola mescola le uova con lo zucchero e monta il composto con un frullino elettrico. Unisci lo yogurt e l'olio a filo e continua a mescolare. Miscela le farine con il lievito e versale in tre volte nel composto, mescolando fino a ottenere un impasto fluido e senza grumi.
Versa la pastella nell'apposito stampo in silicone ( se lo usi per la prima volta ricordati di imburrarlo e infarinarlo leggermente, altrimenti non ce ne sarà bisogno) avendo cura di tenerti almeno un dito sotto il bordo dello stampo. Infarina leggermente le ciliegie e immergine una nell'impasto di ogni mini plumcake.
Inforna a 180° per 15 -20 minuti circa, fino a che non si coloreranno di un bel color miele sfumato.
Completa la tua deliziosa merendina con una spolverizzata di zucchero a velo.
stampo in silicone per mini-plumcake Pavonidea |
A presto!
anche io sottolineo in rosso xchè,cmq,prendiamo un plumcake che è meglio come dice Puffo golosone,bellissimi, brava,e buona correzione io ho anche 50 verifiche di grammatica,buona serata
RispondiEliminaDavvero deliziosi i tuoi plumcake!!
RispondiEliminaComplimenti per il blog e le stupende foto!!
Un caro saluto
Carmen
deliziosi!
RispondiEliminacomplimenti per il blog e per le foto!
bellissime
a presto
tizi
La crusca può dire che vuole, ma ciliege non si può leggere. Nooooo
RispondiEliminacerchia di blu, errore gravissimo!