Questi biscotti, così come le Cuddhure, o Cuddhuraci che dir si voglia, rappresentano un piccolo mistero: sono dolci tipici di Pasqua della mia zona, ma stranamente hanno due ricette completamente diverse se li mangiate a Reggio Calabria o se li mangiate a 20 km dalla città, ovvero a Scilla o Villa San Giovanni. Mi spiego meglio: per uno scillese le Cuddhure sono quelle di pasta frolla (la ricetta gluten free qui e la tradizionale qui), con l'uovo e le caramelline. A Reggio invece sono fatte di pasta lievitata, come pani votivi antichi.
Lo stesso accade per questi biscotti.
Le Stracette a Scilla sono dei biscotti croccantissimi, senza uovo, molto speziati e con farina di mandorle (la mia ricetta qui). Le Stracette a Reggio invece sono dei biscotti di frolla che contengono scorza d'arancia e mandorle a pezzetti.
Mistero.
Come possano cambiare così tanto due ricette a distanza di una manciata di chilometri?
Io le adoro entrambe, le Stracette. Questa ricetta è quella "riggitana, presa in prestito da un bravissimo pasticcere amatoriale, Tano65, e sglutinata.
Ve la lascio con un avviso importante: attenzione...creano dipendenza!
Ricetta originale di Tano65
Ingredienti:
- 500g di farina senza glutine (o farina 00)
- 280 g di zucchero
- 170 gr di margarina morbida
- 80 gr di cubetti di canditi di arancio o macedonia mista
- 10 gr di ammoniaca per dolci
- 50 gr. di mandorlein granella o intere tritate al coltello grossolanamente
- 1 uovo
- vaniglia o scorza di limone grattuggiata
- un uovo per spennellare
In una ciotola versa la farina e lo zucchero, aggiungi i cubetti di arancia, le uova, le mandorle, l'ammoniaca e l'aroma. Aggiungi la margarina morbida tagliata a pezzetti e impasta tutto insieme. avvolgi l'impasto nella pellicola e metti a riposare in frigorifero per un'ora.
Stendi l'impasto col mattarello allo spessore di un cm circa, quindi taglialo a rombi e disponi i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno.
Spennella i biscotti con l'uovo sbattuto e infornali a 180° per 13 minuti: devono risultare ben dorati.
Fai raffreddare bene e ...buon inzuppo!