E' stato un anno scolastico strano. Molto strano.
E non lo dico solo da prof ma anche da madre di tre ragazzi (due liceali e un universitario).
Vi lascio solo immaginare la mattina a casa mia... 4 connessioni in contemporanea....
Pc... Tablet... Notebook... Cellulare... mancava solo che ci connettessimo con la scopa elettrica.
E anche questo è passato.
Ieri mia figlia maggiore ha affrontato l'esame di maturità. Questa "strana" maturità in tempi di Covid, questa "semplice"maturità (come è stata definita da qualcuno) senza gli scritti: mascherina, distanze, igienizzante a go-go, autocertificazione...
Tutto si è svolto con grande professionalità...: i collaboratori che misuravano la temperatura, la sala d'aspetto per non creare assembramenti tra chi usciva e chi entrava... una rappresentante della Croce Rossa che vigilava...
In aula, anzi aulona, i prof sembravano tante isole disperse in quel mare di spazio.
Mentre relazionava vedevo mia figlia cercare i loro visi, i loro sguardi...
La cosa che più è mancata infatti in questo esame così particolare sono stati i visi, le espressioni, lo sguardo accogliente di chi ti ha vista crescere per 5 anni della tua vita scolastica e che si trova lì non per giudicarti ma piuttosto per spingere l'altalena che farà volare in alto i tuoi sogni.
E' mancata quella stretta di mano finale, quell'abbraccio affettuoso, quel saluto familiare che ti accompagnerà per la tua vita futura.
E' mancato quel tuffo nel mare dei compagni di classe che ti aspettano fuori dall'aula per bombardarti di domande.
E' mancato "elaborare l'esame", elaborare la fine di un ciclo della vita che come tutte le cose che giungono al termine hanno bisogno di quei piccoli riti, di quei gesti che mettono il punto e basta.
Formalmente è mancato tutto questo... ma l'affetto, il rispetto, il calore, si sa, trovano sempre una strada... anche e soprattutto quando meno ce lo aspettiamo: è quella rughetta che fuoriesce dalla mascherina, lì accanto agli occhi, quando essa cela un sorriso di soddisfazione e di orgoglio... è il messaggio inviato dalla prof "severa" che ti augura un futuro
radioso dicendoti che Lei per te ci sarà sempre se avrai bisogno ... è l'emozione che a malapena riesce a farti parlare mentre nella tua testa si agita un turbinìo di pensieri.
Decisamente no... questa "strana" maturità in tempi di Covid, "semplice" non lo è stata affatto.
Ingredienti:
- 2 vasetti di farina di riso
- 1 vasetto di farina di cocco
- mezzo vasetto di fecola di patate
- mezzo vasetto di olio di semi di girasole
- 3 uova
- mezzabustina di lievito per dolci
- 1 vasetto e mezzo di zucchero
- 150g di yogurt greco
- 150g di ciliegie denocciolate
Tutti gli ingredienti vanno dosati con un vasetto dello yogurt vuoto da 125g o con un dosatore da 1/2 cup.
Per il procedimento guarda la videoricetta
Nessun commento:
Posta un commento
AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELLA L. 633/1941 E S.M.I,, È ESPRESSAMENTE VIETATO RIPRODURRE, COPIARE, PUBBLICARE, TRASMETTERE, DISTRIBUIRE, IN TUTTO O IN PARTE, IN MODO DIRETTO O INDIRETTO LE PAGINE CHE COSTITUISCONO IL BLOG, NONCHÉ IL MATERIALE, TESTI E FOTO, PROTETTI DAL DIRITTO D'AUTORE, CON QUALSIASI MEZZO, SENZA AVER OTTENUTO PREVENTIVAMENTE IL CONSENSO E SOLO A CONDIZIONE CHE VENGA CITATA CHIARAMENTE LA FONTE.